Il rischio sismico e la stima del danno atteso come conseguenza dei terremoti che potrebbero verificarsi in una data area e dipende da:

  • pericolosità dell’area, cioe lo scuotimento sismico che è ragionevole attendersi in un dato intervallo di tempo;
  • esposizione, cioè la presenza di persone e cose che potrebbero essere danneggiate (edifici, infrastrutture, attivita economiche…);
  • vulnerabilità degli edifici e delle infrastrutture dell’area, cioe la loro maggiore o minore propensione a essere danneggiati dai terremoti.
  • Una zona a pericolosità sismica molto elevata, ma priva di attività umane ha un rischio sismico molto basso. Al contrario, una zona a pericolosità sismica bassa, ma molto popolata, o i cui edifici siano mal costruiti o mal conservati, ha un livello di rischio sismico molto elevato, poichè anche un terremoto moderato potrebbe produrre conseguenze gravi.

La vulnerabilità degli edifici, che dipende dal tipo di costruzione e dal suo livello di manutenzione, resta il fattore principale su cui si puo intervenire per ridurre il rischio da terremoto di ogni zona.

Fonte: www.ingv.it

Da anni, a livello istituzionale, sussiste un vivace dibattito sull’opportunità di introdurre un regime di obbligatorietà dell’assicurazione terremoto (e piu in generale calamità naturali), senza che tuttavia si sia giunti ad una soluzione condivisa.
L’eccezionale attività sismica che dalla scorsa estate coinvolge il centro Italia ha riacceso i toni del dibattito, riproponendo con urgenza la necessità di un intervento legislativo in materia.
L’Esecutivo ha avviato un progetto denominato “Casa Italia” che prevede diversi tavoli di lavoro, con il coinvolgimento di numerose associazioni legate al mondo immobiliare (Assoimmobiliare, Ance, Confedilizia etc); tra le proposte, che necessariamente implicano il coinvolgimento del comparto assicurativo, c’è un’importante detrazione dei premi dovuti per le coperture assicurative nelle zone a maggiore rischio sismico.
Nel frattempo, anche il mercato ha mostrato una crescente sensibilizzazione nei confronti del rischio terremoto, condizionata inevitabilmente dalla riduzione della capacità dello Stato di mitigare, con le usuali elargizioni ex post, le ingenti perdite economiche dovute alle calamità naturali.
Synkronos, per rispondere a tale necessità di mercato, ha implementato la piattaforma informatica SynkroEQ che offre la copertura assicurativa terremoto su base “stand alone” e dedicata all’edilizia residenziale (inclusi i condomini) e al segmento small commercial, ovvero non prendendo in considerazione, per il momento, i siti produttivi.