Il nostro Paese, come noto, è spesso vittima di eventi sismici di grande rilevanza. Basti pensare in tal senso a quelli che nel corso del nuovo millennio hanno distrutto l’Aquila, interessato l’Emilia Romagna e che hanno toccato una vasta fascia a cavallo tra Umbria e Marche. Eventi che hanno lasciato una scia di morte e distruzione da cui ancora oggi le zone interessate tardano a riprendersi del tutto. Gli eventi in questione hanno riportato alla mente delle persone più anziane un terremoto disastroso come quello che distrusse l’Irpinia nel 1980, aprendo una ricostruzione costellata da grandi polemiche per il modo confuso e inefficiente in cui venne portata avanti.
Cos’è e cosa copre l’assicurazione terremoto
Ogni volta che un terremoto si verifica in Italia, si torna regolarmente a parlare dell’assicurazione contro gli eventi sismici, ovvero di quella particolare polizza che consente al sottoscrittore di essere risarcito nella eventualità che la sua abitazione sia vittima di un evento sismico. In tal modo, a seconda delle modalità previste in sede contrattuale, è possibile annullare o perlomeno ridurre la spesa necessaria per poter risistemare la casa danneggiata, oppure ricostruire quella distrutta. Le polizze che vengono al momento proposte dalle imprese del settore assicurativo, vanno a rimborsare integralmente i danni causati dal terremoto, le spese necessarie per poter riparare o ricostruire l’immobile. Occorre poi specificare come oltre alla casa, sia possibile assicurare il suo contenuto, ovvero la mobilia, gli eventuali oggetti d’arte, gli elettrodomestici e altro, oltre all’incolumità fisica degli abitanti.
Perché in Italia, nel corso degli ultimi anni si è molto parlato dell’assicurazione terremoto? Per il semplice motivo che in risposta al ripetersi di eventi sismici disastrosi, che comportano costi elevatissimi per le casse statali, in molti abbiano avanzato il tema della sua obbligatorietà. Va infatti ricordato come al momento questo tipo di polizza non sia obbligatoria e venga sottoscritta solo su base volontaria. In particolare, secondo le ultime statistiche disponibili, appena il 2% delle abitazioni private è attualmente coperto da assicurazioni specifiche, mentre ammonta al 5% la percentuale di quelle che sono coperte contro l’ipotesi di catastrofi naturali.